Edizioni Acqua di terra – Terra di luna

Acqua di Terra – Terra di Luna

Mercoledì 25 luglio - Borgo Tossignano - Lungofiume spiaggetta

IO NON SO COME STARE

Spettacolo con i partecipanti al laboratorio musicale diretto da Francesco “Fry” Moneti dei Modena City Ramblers con Alice Dall’Osso, Linda Fabbri, Francesca Fiorentini, Matteo Kevin Gardi, Marica Pelliconi, Francesco Sartiani

Una circumnavigazione sulla musica ispirata ai temi del disagio, della crisi e al loro contrario, il benessere e la soddisfazione. Un viaggio emozionale di esplorazione e di ricerca tra esperienze musicali contemporanee o del passato e le proposte artistiche del gruppo.
Un arrangiamento di brani provenienti da emisferi musicali differenti amalgamati secondo le sensibilità dei partecipanti al laboratorio, protagonisti attraverso i loro strumenti di un unico magma sonoro sapientemente orchestrato dal polistrumentista, arrangiatore e producer Francesco Moneti.

Giovedì 26 luglio, ore 21.30 - Imola - Teatro Lolli (Via Caterina Sforza, 3)

LA PIETRA DELLO SCANDALO - Una notte nel teatro dell’albergo

ispirato alla vita e ad alcune opere di August Strindberg

Spettacolo con i partecipanti al laboratorio teatrale diretto da Marco Manchisi con Aurelio Bernardo, Massimo Dalpozzo, Primo Fabbioni, Cristina Gallingani, Elena Gentilini, Caterina Grandi, Dante Manchisi, Luciana Mantellini, Agata Marchi, Alessia Marinò, Andrea Rinaldi, Luca Tanieli, video Dante Manchisi, assistente alla regia Luca Vancini, tecnica Massimiliano Buldrini

Il signor August va a riposare in un albergo per riflettere sulla sua ultima sceneggiatura. Qui incontra casualmente gli attori di alcune commedie da lui scritte e con loro immagina di girare un film per raccontare la sua vita e quella dei suoi personaggi. Così la scena e la vita si mescolano e la commedia si confonde con una realtà grottesca e crudele, dove una comunità, per regolare la sua armonia ed uscire dalla crisi, impone vittime sacrificali, capri espiatori.
Il lavoro nasce dall’intento di approfondire alcune tracce tematiche che affiorano ripetutamente in diverse commedie e negli scritti privati del grande scrittore svedese August Strindberg. Un’esplorazione intorno alla sua scrittura, così fortemente innovativa per il teatro europeo di fine ’800. In particolare, il lavoro si ispira alle commedie La sposa da corona, La signorina Julie, I camerati, La più forte.

Venerdì 27 luglio - Borgo Tossignano - Molino dell’ospedale (Via Codrignano, 1)

SCENA VERTICALE
ITALIANESI

ispirato alla vita e ad alcune opere di August Strindberg

di e con Saverio La Ruina
musiche originali eseguite dal vivo Roberto Cherillo, disegno luci Dario De Luca, direzione tecnica Gaetano Bonofiglio organizzazione Settimio Pisano

Esiste una tragedia inaudita, rimossa dai libri di storia, consumata fino a qualche giorno fa a pochi chilometri dalle nostre case. Alla fine della seconda guerra mondiale, migliaia di soldati e civili italiani rimangono intrappolati in Albania con l’avvento del regime dittatoriale, costretti a vivere in un clima di terrore e oggetto di periodiche e violente persecuzioni. Con l’accusa di attività sovversiva ai danni del regime la maggior parte viene condannata e poi rimpatriata in Italia.
Donne e bambini vengono trattenuti e internati in campi di prigionia per la sola colpa di essere mogli e figli di italiani. Vivono in alloggi circondati da filo spinato, controllati dalla polizia segreta del regime, sottoposti a interrogatori, appelli quotidiani, lavori forzati e torture. In quei campi di prigionia rimangono quarant’anni, dimenticati. Come il “nostro” che vi nasce nel 1951 e vive quarant’anni nel mito del padre e dell’Italia che raggiunge nel 1991 a seguito della caduta del regime. Riconosciuti come profughi dallo Stato italiano, arrivano nel Belpaese in 365, convinti di essere accolti come eroi, ma paradossalmente condannati ad essere italiani in Albania e albanesi in Italia. Ispirato a storie vere.

Sabato 28 luglio - Imola - Anfiteatro (Via Serraglio, 1 area Ex Conor)

TOTÒ E VICÉ

Diablogues/Compagnia Vetrano - Randisi

di Franco Scaldati
regia ed interpretazione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi luci disegnate da Maurizio Viani e realizzate da Alessia Massai, costumi Mela Dell’Erba, suono Sara Bonaccorso, organizzazione Claudia Manfredi, distribuzione Patrizia Baggio

La complementarietà, la dialettica, il confronto, sono la forma che Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno scelto per esprimere la loro poetica, che vive quindi in una doppia identità, sovrapponibile e contraria.
In questa direzione hanno creato diversi spettacoli con due personaggi in scena che sono uno lo specchio dell’altro. Da qualche tempo si sono incontrati con Totò e Vicé, poetici clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano, e nelle loro parole, nei loro gesti, nei loro pensieri, nei loro giochi si sono subito ritrovati, traducendo e reinterpretando i loro dialoghi fantastici e le loro domande surreali.
Totò e Vicé sono legati da un’amicizia reciproca assoluta e vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra la natura e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.

Venerdi 29 luglio, ore 21.30 - Tossignano - Piazza Andrea Costa

IL PARADISO DEI CALZINI

laboratorio/fucina di idee in musica

Spettacolo con i partecipanti al laboratorio musicale condotto da Roberto Bartoli

Quando perdiamo il contatto con i nostri simili, quando perdiamo il senso di unità che ci lega agli altri, allora è come morire… Ciò succede ai calzini che perdono il loro gemello nella lavatrice, alle oche canadesi che quando perdono il compagno si lasciano morire, ed anche a noi…
Così, in questo momento in cui la parola “unità” è sulle bocche di tutti, il teatro e la musica sono l’occasione per esprimere una propria idea di unità in quanto solidarietà, fratellanza, empatia con tutti gli esseri, umani e non, con la natura intera. Senza guerre, confini, barriere, contro ogni forma di emarginazione, violenza e razzismo.

Venerdi 22 luglio, ore 21.30 - Imola - Teatro Lolli (Via Caterina Sforza, 3)

LA LUNA NELLO STIVALE

Questa terra

Spettacolo con i partecipanti al laboratorio teatrale condotto da Marco Manchisi con Aurelio Bernardo, Primo Fabbioni, Stefano Farolfi, Cristina Gallingani, Angela Girgenti, Caterina Grandi, Lorenzo Landi, Luciana Mantellini, Agata Marchi, Anastasia Salvatori, Filippo Stefanoni, Luigi Tranchini
Tecnica: Massimiliano Buldrini
Video: Dante Manchisi

Una storia, tante storie, sempre la stessa … Uomini divisi, famiglie, clan, eserciti. Storie d’amore … Uomini in loro stessi divisi, desiderosi di una terra su cui sia possibile fermarsi a guardare la luna, completando così quel ciclo che fa sentire gli uomini più uniti. Il rapporto con la terra, il proprio privato, l’universo. Ovvero possiamo essere insieme pratici e mutevoli, disperati e gioiosi, mortificati e spregiudicati, senza timidezza o vergogna, volando a mezza strada, in questa terra di mezzo di cui ci sentiamo padroni, ma che appartiene anche al cosmo …
Una notte d’estate, nell’angolo di un paese in prossimità delle campagne, qualcuno che non riesce a dormire. Un uomo anziano va ad incontrare i suoi operai al termine del raccolto. Per lui una è una serata speciale, la figlia si sposa e fuori da quei campi il figlio si batte per l’unità d’Italia. Qualcosa sta cambiando dentro e fuori di lui. E’ nervoso, ma desideroso di trovare pace. Fuori si alza forte la minaccia per le proprie terre, le proprie vite, per i propri pensieri e le proprie azioni, anche se tra loro contrastate. La piccola comunità è chiamata a difendersi, ad unirsi. Poi, passato qualche anno, bisognerà che tutti vadano a scuola per imparare l’italiano. Ma a scuola, guardando oltre i vetri delle finestre, ci si distrae, come in un sogno che sospinge un po’ più verso la luna.
Ispirazioni: Novecento di Bernardo Bertolucci, Feste di campanacci a Tricarico, Kurt Weill, Daniele Sepe, Le sceneggiate napoletane, John Zorn, Pinocchio, Kantor e Pina Baush, Lorca e Ionesco, Gli anarchici e Matteo Salvatore, I carbonari e la luna.

Marco Manchisi
Si è formato con Antonio Neiwiller e Leo de Berardinis e ha recitato, tra gli altri, con Alessandro Benvenuti, Toni Servillo, Enzo Moscato, Mario Martone. È stato attore nella compagnia di Luca De Filippo. Nei suoi spettacoli rilegge alcuni classici come Shakespeare, Euripide, Pinter e approfondisce l’arte della maschera, in particolare quella di Pulcinella.
Tra i suoi lavori più recenti, si ricordano Il Fantoccio (2009), Processo a Pulcinella (2008), La maschera di Eduardo (2007), Il Corpo di Totò (2005), spettacoli di cui è regista e interprete.
Come attore in teatro ha lavorato negli ultimi anni in Les estivants con la regia di Eric Lacascade (2010), Il Malato immaginario con la regia di Teresa Ludovico (2009), Le voci di dentro con la regia di Francesco Rosi e con Luca De Filippo (2006 - 2007 - 2008).
Tra i film nei quali è stato attore si ricordano: Napoli Napoli Napoli (2010) di Abel Ferrara, Marcello Marcello (2007) di Denis Rabaglia, Il resto di niente (2002) di Antonietta De Lillo presentato al Festival di Venezia 2004, Morte di un matematico napoletano di Mario Martone (II premio al Festival di Venezia 1992).
Marco Manchisi svolge e ha svolto anche attività didattiche; tra le tante esperienze, è stato Direttore del corso allievi 2008-2009 al Teatro della Tosse di Genova e ha condotto il Laboratorio “I sensi della maschera” presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2008.

Domenica 10 luglio, ore 21.30 - Borgo Tossignano - Lungofiume spiaggetta

LENÒR

concerto teatrale

Di: Carlo Bruni, Nunzia Antonino ed Enza Piccolo, dedicato a Eleonora de Fonseca Pimentel, voci di Nunzia Antonino e Faraualla, regia di Carlo Bruni

Introdotti da un racconto di Enza Piccolo e guidati dalle voci di tanti illustri ammiratori, da Enzo Striano a Dacia Maraini, da Susan Sontag a Maria Antonietta Macciocchi, gli artisti incontrano Eleonora de Fonseca Pimentel. Portoghese d’origine, napoletana d’adozione, Eleonora fu poetessa, scrittrice e una delle prime donne giornaliste in Europa.
Protagonista nei moti partenopei del 1799, eroina e intellettuale di quell’effimera Repubblica meridionale, condusse un’esistenza esemplare, appassionata e faticosa, che ci parla ancora oggi, con grande forza, di libertà e giustizia, di amore e dignità. Eleonora combatté sino al patibolo la volgarità e l’inganno, l’ignoranza e la barbarie.
La forma del concerto teatrale permette di rievocare la storia in modo più diretto e chiaro. Lo spettacolo è per voci sole e associa a quella dell’attrice Nunzia Antonino, il canto polifonico delle Faraualla, componendo una “musica” che è biografia e sentimento.

Sabato 9 luglio, ore 21.30 - Imola - Cortile del Palazzetto della Rocca Sforzesca (Piazza Giovanni dalle Bande Nere)

QUE VIVA ANITA!

Prima nazionale

Di e con: Marta Dalla Via e Massimiliano Buldrini, video di Margherita Ferri collaborazione storica di Giuliana Zanelli

Con il patrocinio e il sostegno del Comune di Imola, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, Con.Ami, Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, Centro delle Arti dell’Università dello Stato di Santa Catarina (Brasile)

Entrano due clown... È la notte di capodanno. I due si sono dati appuntamento in un cimitero di provincia, a Mandriole. Hanno un piano preciso: trafugare un cadavere e ricattare i famigliari del defunto. È l’unico modo che hanno per ristabilire la loro disastrata situazione finanziaria.
Qualcosa però va storto e il piano di una notte si trasforma in un racconto on the road fatto di musica, goffe fughe e visioni in continuo equilibrio tra il tragico e il grottesco. Dalle tenebre del piccolo cimitero, all’incursione notturna in una biblioteca, poi verso Nizza e infine Roma, inseguono il loro cadavere eccellente. I clown si trovano così emotivamente coinvolti in una delle più belle storie d’amore e avventura di tutti i tempi.
Un pensiero sonnambulo su Anita Garibaldi, dove Storia, Commedia dell’Arte e Cinema si mescolano e insieme dipingono un quadro su un telo leggero.

Domenica 3 luglio, ore 21.30 - Medicina - Villa Fontana (ex scuole elementari via Ercole dalla Valle, 77)

CUORE

Compagnia Teatro Due Mondi in coproduzione con ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione

Di: Edmondo De Amicis
Drammaturgia di Gigi Bertoni con Tanja Horstmann, Angela Pezzi, Renato Valmori direzione musicale di Antonella Talamonti, regia di Alberto Grilli

Al ritmo dell’Inno di Garibaldi entrano in classe i ragazzi e inizia il racconto di un anno scolastico, nella forma ingenua del diario di uno degli studenti, Enrico Bottini, riassunto in un’ora di emozioni rivissute e ritrovate. Siamo nel 1886: sono trascorsi solo 25 anni dall’Unità d’Italia. Il Risorgimento si è concluso, la Penisola è politicamente unita. Resta da fare il lavoro più difficile: creare le condizioni affinché possa nascere l’Italiano.
Per incanto è come se tutti noi, sia quelli che hanno letto Cuore sia quelli che non l’hanno fatto, già conoscessero i ragazzi della classe, i piccoli eroi dei racconti mensili, i padri e le madri, i maestri e le maestre.
In scena dei pupazzi: ragazzi di pezza che come le bambole dei giochi continuamente si trasformano e prendono vita.
Sono innocenti simboli dell’infanzia senza volto, ma ricordano agli adulti che hanno il compito di dare valori, sogni e futuro alle nuove generazioni. Come il capolavoro universale di De Amicis, uno spettacolo che parla a tutti: grandi e piccoli, insegnanti ed educatori.

Sabato 2 luglio, ore 21.30 - Imola - Cortile di Palazzo Tozzoni (Via Garibaldi, 18)

RISORGIMENTO POP

Memorie e amnesie conferite ad una gamba
Compagnia Daniele Timpano

Con: Daniele Timpano e Valerio Malorni drammaturgia e regia di Daniele Timpano e Marco Andreoli

Uno spettacolo sull’Italia che non c’è, che non sorge. Un’Italia che se è risorta è “rimorta”. Due attori, immortali cadaveri, soli in scena. In mancanza di Italia. Per un risorgimento Pop.
Uno spettacolo sul Risorgimento, sui padri della patria, Mazzini, Garibaldi, Cavour, Vittorio Emanuele e il suo antipapa Pio IX, le cinque giornate di Milano, l’impresa dei Mille, Porta Pia: momenti e figure che propaganda, vulgata e retorica hanno appiattito, sbiadito e incastrato in quel mito di fondazione falsamente concorde chiamato Risorgimento.
Le due chiacchiere a Teano, la pizza Margherita, Garibaldi che comanda, persino l’inno di Mameli: tutto questo è pop.
Come il Bacio Perugina, Madonna, Battisti e come Britney Spears. Uno spettacolo sulla Storia che non c’è, perché è sempre inattendibile. Nella ricostruzione dello storico, come nei ricordi dei testimoni, nelle fiction, nei romanzi, negli spettacoli, così come nella Tv di Alberto Angela. E allora bisogna prendere tutto con le pinze perché tutto deve essere interpretato, aggiornato e discusso. Produzione amnesiA vivacE, Circo Bordeaux, Rialto Santambrogio, Voci di Fonte.
Con il sostegno di “Scenari Indipendenti” - Provincia di Roma. In collaborazione con Ozu, Area 06, Centro di Documentazione Teatro Civile, Consorzio Ubusettete.

Venerdì 30 luglio, ore 21.45 - Imola - Cortile dell’Annunziata

ELDORADO

Laboratorio teatrale del Festival

Spettacolo con i partecipanti al laboratorio teatrale condotto da Michalis Traitsis (Associazione Culturale Balamòs).
Con: Stefano Farolfi, Cristina Gallingani, Sara Giacometti, Lina Grillo, Alessandra Lanzoni, Agata Marchi, Silvia Scalpello, Veronica Schiavone, Marco Silvestri, Erika Spada, Luigi Tranchini

Lo spettacolo, dal titolo “Eldorado”, nasce dalle suggestioni provocate dalla lettura dell’omonimo romanzo di Laurent Gaudé sul tema dell’immigrazione clandestina. Un intreccio di numerosi personaggi e vicende dove si alternano scene al di là e al di qua del Mediterraneo, attraverso incontri che vanno interpretati tramite lo scambio di oggetti simbolici e immagini metaforiche. Immagini che oltrepassano il paradigma della migrazione per fare riflettere sulla condizione umana e sul percorso morale degli individui. L’“Eldorado” è nella testa dei clandestini, “è una forza enorme – dichiara Gaudé – è un sogno che permette loro di avanzare, non è una menzogna. Eldorado è il desiderio di partire e di arrivare e questo sogno è vero”.

Michalis Traitsis (Associazione Culturale Balamòs Teatro)
Traitsis è responsabile e coordinatore delle attività dell'Associazione Culturale Balamòs, che si occupa della promozione e valorizzazione della cultura teatrale.
Sociologo, attore e pedagogo teatrale, laureato in Sociologia e diplomato in Giornalismo presso l'Università di Urbino. Durante gli studi ha fatto parte come attore della Compagnia Teatrale Universitaria "Atarassia", ha partecipato come attore e ha frequentato numerosi laboratori con Serena Urbani, Stefan Schulberg e Maria Nora Hackenesch del Living Theatre, con la Compagnia Polacca Osmego Dnia, il Teatro dell'Oppresso, Francois Rodinson del Teatro Nazionale della Francia, Claudio Misculin dell'Accademia della Follia, Massimo Ranieri del Teatro dell'Ira (Istituto di Ricerca Antropologica), e Carlo Formigoni (Teatro del Sole, Teatro Kismet). Dal 1993 fino al 2003 ha lavorato come attore e pedagogo teatrale nel Teatro Nucleo di Ferrara. Gli ultimi anni ha svolto un'intensa attività teatrale di carattere pedagogico nelle Scuole e nelle Università, nei Centri per disabili e negli Istituti Penitenziari, in campo nazionale ed internazionale. Nel 2006 ha fondato l'Associazione Culturale Balamòs.

Giovedì 29 luglio, ore 21.45 - Borgo Tossignano - Molino dell’Ospedale, Via Codrignano

MANGIAMI L’ANIMA E POI SPUTALA

Compagnia Fibre Parallele
Spettacolo adatto ad un pubblico adulto

Ispirato al romanzo omonimo di Giovanna Furio di e con Licia Lanera e Riccardo Spagnulo

La donna, il femminile, avanza lentamente fino a rivelare il suo volto. L’uomo, il maschile, è appeso a un grande crocifisso, immobile, capelli lunghi e panno bianco. Aspetta. La preghiera di redenzione che innalza la donna fa compiere il miracolo inatteso: Cristo muove la sua testa fino a incontrare lo sguardo della disperata. Questo incontro genera un’esplosione e una deframmentazione del concetto d’amore e di religione, di anima e di corpo, che si fronteggiano e si fondono in una grottesca storia d’amore e purificazione. Un’alternanza di estetica e comicità in un’atmosfera apparentemente ridanciana, ma in realtà cupa e tragica.
Selezione Premio Scenario 2007 e finalista al Premio Internazionale Vertigine 2010.


"La messa in scena di Fibre Parallele è spesso irresistibilmente ironica e irriverente, ma mai blasfema perché il dolore e lo sbigottimento si fanno atroci e tutta la pervadono in maniera inquietante e spiazzante. Una rappresentazione che si candida ad essere un vero e proprio cult".
Nicola Viesti
Hystrio


"E' uno spettacolo inusuale, denso e carnale [...] una bella sorpresa senza nessuna fumosa vaghezza di quelle in cui ogni tanto altri rischiano di perdersi"
Gianfranco Capitta
Il Manifesto


"Ed è curioso l'ingenuo Mangiami l'anima e poi sputala del gruppo barese Fibre Parallele Teatro..."
Franco Quadri
Repubblica

La Compagnia Fibre Parallele
Fibre Parallele nasce nel 2005. Il nucleo della compagnia è costituito da Licia Lanera e Riccardo Spagnulo che lavorano insieme dal 2003. Nel Novembre 2007 Fibre Parallele produce Mangiami l'anima e poi sputala, selezione Premio Scenario 2007 e finalista al premio internazionale Vertigine 2010.
Nel Maggio 2008, Fibre Parallele Teatro, con il progetto Esercizi di lingua violenta presentato con il Teatro Kismet e con la collaborazione di Ravenna Teatro/Teatro delle Albe e del Teatro Pubblico Pugliese, è tra i dieci vincitori del bando Nuove Creatività pubblicato dall'Ente Teatrale Italiano.
Nel Novembre 2008 la compagnia ha debuttato al Teatro Testori di Forlì, con il monologo dal titolo 2.(DUE), progetto selezionato alla finale del concorso EXTRA, promosso dall'associazione GAI (Giovani Artisti Italiani), vincitore del primo premio Fringe/L’Altrofestival al 18° Festival Internazionale del Teatro di Lugano in Svizzera.
Nel Maggio 2009 al teatro Valle di Roma, ha debuttato Furie de Sanghe - Emorragia cerebrale, coprodotto con il Teatro Kismet OperA e Ravenna Teatro/Teatro delle Albe, con il sostegno dell'ETI - Ente Teatrale Teatrale Italiano e in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.
A Settembre dello stesso anno Furie de Sanghe - Emorragia Cerebrale è presentato per la prima volta all’estero, a Skopje in Macedonia nell’ambito della XIV edizione della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo.
Ad Ottobre 2009, la compagnia è invitata a Chambéry, in Francia, ai Salons professionnels di CARTA BIANCA per presentare i propri lavori agli operatori teatrali francesi, assieme ad altre cinque compagnie in tutta Italia scelte dall’Espace Malraux, dal Festival delle Colline Torinesi in collaborazione con Teatro delle Albe e Teatro Kismet OperA e con O.N.D.A. di Parigi. A Novembre 2009, Fibre Parallele cura la direzione artistica della sezione teatrale di Irruzione Pubblica”, festival di teatro e arti visive presso il Teatro Kismet OperA di Bari.

Domenica 25 luglio, ore 21.45 - Castel del Rio - Campo Sportivo Vecchio - Palazzo Alidosi

LAND LOVER - Viaggio per amore

Compagnia Berardi Casolari / Teatro Stabile di Calabria con il sostegno del Festival Primavera dei Teatri

Di e con Gianfranco Berardi e con Gabriella Casolari, Pietro Minniti, Roberto De Sarno
drammaturgia Gianfranco Berardi e Elle Morano

Lo spettacolo nasce dalla volontà di indagare, attraverso il lavoro d’attore, alcune dinamiche umane nate da situazioni paradossali. Così, su di un’isola dei sogni, terra dell’amore chiamata Land Lover, tre personaggi stravaganti si recano al cospetto di un folcloristico santone alla ricerca di consulti appaganti. Ma non è questa la sola via percorsa da turisti ed abitanti del luogo: le tensioni che di giorno in fila dal santone animano gli incontri - scontri dei bisognosi, si distendono nottetempo al ritmo di balli scatenati e frivoli piaceri, nella libidinosa discoteca dell’isola: il “Paradise”. Si susseguono situazioni improponibili, irreali, incontri casuali e incidenti premeditati che creano uno scenario dove tragedia e comicità si confondono, in cui il divertimento e la cattiveria si alimentano a vicenda.
Spettacolo vincitore di Nuove Creatività, concorso sostenuto dall’Ente Teatrale Italiano.

La Compagnia Berardi - Casolari
Nel 2001, durante la prima esperienza professionale, Gianfranco Berardi, lavorando come attore nella produzione Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi di e con Marco Manchisi, incontra sulla scena l'attrice Gabriella Casolari, con la quale inizierà un percorso che, dopo varie esperienze con diverse realtà produttive, convoglierà nella “Compagnia Berardi – Casolari”.
La "Compagnia Berardi - Casolari" si occupa di produzione di spettacoli teatrali, fra cui Briganti (spettacolo vincitore del "Festival Internazionale di Lugano", sezione nuova drammaturgia - Ottobre 2005), Land Lover (spettacolo vincitore del Premio ETI - Nuove Creatività e del bando "Principi Attivi" dell'Assessorato alla Trasparenza e cittadinanza attiva della Regione Puglia). La Compagnia si occupa inoltre di uno spettacolo di
teatro – musica Io provo a volare, omaggio a Domenico Modugno.
La poetica espressa dal gruppo affonda la sue radici in quella corrente che può essere riconosciuta generalmente come teatro "di ricerca" e/o "sperimentale", pur considerando prioritario, l'aspetto popolare di ogni singolo lavoro.

Sabato 17 luglio, ore 21.45 - Tossignano - Piazza Andrea Costa

PARADISO

Laboratorio musicale del Festival

Spettacolo con i partecipanti al laboratorio musicale condotto da Franco Ranieri
In scena:
Letizia Fabbri al sax soprano
Mattia Domenicali alla chitarra acustica/elettrica
Laura Ghini al clarinetto
Joseph Ait Bouazza alla batteria
Elisa Gazzelli al violoncello
Stefano Bernabei al pianoforte
Linda Fabbri al flauto traverso
Carolina Carrubi: voce
Francesco Sartiani: voce

L’evento rappresenta l’esito finale del laboratorio musicale condotto da Franco Ranieri. Ad esibirsi è un gruppo di nove ragazzi, con la partecipazione dello stesso insegnante.
Lo spettacolo è un suggestivo incontro tra brani musicali, canzoni, testi poetici e brani in prosa, spesso composti o elaborati dagli stessi partecipanti al laboratorio. Nasce da un lavoro di ricerca sul tema del desiderio, della "meta ideale e sognata", in una parola: "Paradiso", un luogo dove andare e ritornare, un luogo tra corpo e soffio, tra cielo e terra. Una ricerca della creatività come vita e relazione. La scoperta della bellezza per scacciare i propri inferni e quelli degli altri.
Proprio come nel laboratorio teatrale condotto da Michalis Traitsis e nel laboratorio di drammaturgia condotto da Beatrice Monroy, i ragazzi si sono confrontati con il tema del desiderio, per restituire al pubblico una intensa ed emozionante visione.
L’evento rappresenta un momento fondamentale del Festival, poiché riflette l’intento dei direttori artistici di coinvolgere e valorizzare le creatività e produttività giovanili che hanno base e radicamento nel nostro territorio.

Franco Ranieri
Dal 1981 partecipa a Stages di musicologia ed estetica con Marcello Piras, Luca Cerchiari e Martin Joseph. Dal 1984 prende parte a numerosi seminari con chitarristi di fama mondiale tra cui: John Scofield, John Abercrombie, Mike Stern, Pat Metheny, Scott Henderson, Pat Martino.
Frequenta inoltre i corsi di Umbria Jazz con Kevin Eubanks e di Siena Jazz con Enrico Pieranunzi e Franco D’Andrea. Dal 1981 al 1990 approfondisce lo studio della chitarra jazz con il noto chitarrista Tomaso Lama.
Dal 1991 svolge un’intensa attività didattica presso numerose scuole di musica della Romagna tra cui il Centro Musicale Ca’ Vaina di Imola, la Scuola di Musica Moderna di Lugo, la Scuola di Musica Moderna di Forlì e la Scuola di Musica A.M.R. di Ravenna e di Alfonsine (Ra).
Ha tenuto seminari, conferenze e incontri sulla cultura musicale afro-americana presso l’Università Aperta di Imola (Bo) e di Lugo (Ra), per il Comune di Ravenna e per molti Enti ed Associazioni Musicali (Paese degli Specchi di San Lazzaro).
Fin dagli anni ’80 svolge un’intensa attività concertistica collaborando con diverse formazioni e spaziando dal jazz al rock. Dal 1990 collabora con il poeta e scrittore Gianruggero Manzoni in spettacoli teatrali e letture poetiche in cui esegue musica originale. Partecipa all’orchestra del Maestro G. Schiaffini per la realizzazione della Colonna Sonora di film muti degli anni ’20.
Dal 1997 collabora stabilmente con il cantante John De Leo e con Guido Facchini. Da questo trio sono nati due spettacoli teatrali: Songs e Re Ietto in cui la musica incontra la letteratura e le arti visive e a cui hanno collaborato scrittori come Carlo Lucarelli e Stefano Benni. Nel 1998 collabora con i Quintorigo e con il gruppo di etno-jazz dei Metissage. Nel 2001 in trio ha inciso un Cd dedicato alla musica di Luigi Tenco intitolato Come fiori in mare insieme a noti artisti italiani (Fossati, De Sio, Roy Paci, Ashes, La Crus).
Nel 2004 per Lugo Opera Festival ha partecipato alla progettazione e realizzazione dell’opera multimediale Dj Sancio e la ricerca del vero.

Venerdì 16 luglio, ore 21.45 - Casalfiumanese - Parco Manusardi

A TUA IMMAGINE

Compagnia Odemà

Di e con: Enrico Ballardini, Giulia D’Imperio e Davide Gorla
progetto drammaturgico Davide Gorla

Circondati dalle nebbie di un non luogo, ci troviamo di fronte a tre personaggi altolocati. Il primo è venuto per chiedere conto al padre di quali siano i doveri ed i privilegi che comporta questo essere figlio suo. Il secondo, il padre, sembra tergiversare di fronte a queste richieste. Infine il terzo è venuto perché anch’egli può trarre degli interessi da questa unione. Ed è proprio il terzo personaggio, questo diavolo, un po’ triste e un po’ ironico ad introdurci in un quadro familiare terribile: quello di Lui, di Dio e di suo figlio Gesù. Il fortissimo disagio del personaggio (“come un’ape in un luogo senza fiori”) riflette il disagio probabilmente di molti, nei confronti di una cultura che da millenni ci opprime facendo leva su un ricatto morale.
Segnalazione speciale Premio Scenario 2009.

Motivazione della Giuria Premio Scenario 2009

Un inedito e scatenato terzetto di personaggi e di attori invade la scena all'interno di una drammaturgia visionaria, in cui gli uomini interrogano la propria storia, il retaggio delle culture irrigidite, le mistificazioni operate sul nome e in nome di Dio, e dove invece, chi umano non è, mostra improvvise debolezze, cedimenti e calcoli di parte. Una messa in scena leggera e profonda, dove una ricerca d'attore, che evoca i linguaggi del cabaret e del pastiche comico, incontra un livello di pensiero complesso e inusuale raccogliendo e rilanciando suggestioni da Goethe, Saramago e Pessoa per approdare a un'ipotesi inedita.

La Compagnia Odemà
Il progetto nasce dall'incontro umano e artistico tra i milanesi Davide Gorla, Enrico Ballardini e Giulia D'Imperio, con l'intento di far convergere le esperienze di ognuno in un percorso creativo comune.
Enrico Ballardini (nato nel 1981), attore, musicista e cantautore, si è formato con la compagnia “Com Teatro di Corsico” (MI), con la quale collabora da molti anni. Approfondisce la sua formazione partecipando a laboratori tenuti da Emma Dante, Danio Manfredini, Lorenzo Loris, Theodoros Terzopulos, Tahdashi Suzuki. A teatro è stato diretto da diversi registi tra cui Claudio Orlandini ed Emma Dante. Collabora come attore e musicista con la compagnia Quelli di Grock e con diverse compagnie di teatro per ragazzi. Esordisce come regista nello spettacolo In panne di Friedrich Dürrenmatt e, insieme a Davide Gorla, nello spettacolo
Quando usciremo di Gianni Hot.
Giulia D'Imperio (nata nel 1977) studia lingue straniere e, nel 2002, si diploma presso la scuola di teatro “Arsenale” di Milano. Continua la sua formazione frequentando diversi laboratori, condotti, fra gli altri, da Claudio Orlandini ed Emma Dante. Nel 2004 si diploma a Milano presso un'accademia di danza e canto dove si avvicina all'acrobatica, studia musica e si dedica allo studio della danza contemporanea, classica e del tip tap. Negli anni lavora come attrice e ballerina per il teatro dedicato ai ragazzi e per produzioni indipendenti
sia teatrali, sia cinematografiche.
Davide Gorla (nato nel 1973) frequenta la scuola di teatro della Compagnia “Quelli di Grock” dal 1996 al 1998. Dal 1999 prende parte al laboratorio permanente del Com Teatro di Claudio Orlandini con il quale studia per diversi anni, partecipando inoltre a diversi laboratori condotti, fra gli altri, da Domenique De Fazio, Danio Manfredini, Mamadou Dioume.
Dal 2001 inizia a lavorare come attore con alcune compagnie di teatro ragazzi (“Com teatro”, “Out Off”, “Palchetto Stage”, “Oblò dell'oblio”). Nel 2006 debutta con Enrico Ballardini nello spettacolo Quando usciremo di cui è interprete e coregista. Dal 2007 scrive e mette in scena spettacoli di divulgazione scientifica per la fondazione Enrico Mattei.

Venerdì 9 luglio, ore 21.45 - Fontanelice - Centro Storico, Via VIII Dicembre

É BELLO VIVERE LIBERI!

Compagnia Marta Cuscunà

Ispirato alla biografia di Ondina Peteani. Prima Staffetta Partigiana d’Italia. Deportata ad Auschwitz n. 81 672.
Di e con Marta Cuscunà - col sostegno dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

È bello vivere liberi! restituisce il sapore di una resistenza vissuta al di fuori di ogni celebrazione o irrigidimento retorico. Resistenza personale, segnata dai tempi impetuosi di una giovinezza che è sfida, scelta e messa in gioco personale. Resistenza politica, dove la protagonista, Ondina, incontra la storia e la sua violenza. Resistenza poetica, all’orrore che avanza e annulla. Resistenza adolescente, che incontra il sangue, lo subisce, lo piange, ma continua ad affermare la necessità della felicità e dell’allegria anche nelle situazioni più estreme che Ondina vive. In questa ricerca anche l’orrore del lager può essere raccontato, senza che lo spettacolo perda lo straordinario candore e la felicità nel racconto che ancora siamo.
Spettacolo vincitore del Premio Scenario per Ustica 2009. Realizzato col sostegno dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

Marta Cuscunà
Marta Cuscunà nasce a Monfalcone. Nel 2001 partecipa al laboratorio Fare Teatro ideato e condotto da Luisa Vermiglio per il Comune di Monfalcone. Il percorso formativo più importante prende avvio grazie a Prima del Teatro: Scuola Europea per l’Arte dell’Attore, dove incontra alcuni grandi maestri del teatro contemporaneo. Nel 2004 debutta come attrice professionista in Pesciomìni di Vicic e Pippo Pettirosso di Altan, prodotti dal CTA di Gorizia. Nel 2006 debutta all'estero in Merma Neverdies, spettacolo con pupazzi di Joan Miró, regia di Joan Baixas, prodotto da Elsinor-Barcelona in esclusiva per la Tate Modern Gallery di Londra. Con questo spettacolo tocca alcune importanti piazze europee come The Irish Museum of Modern Art di Dublino, il Teatro Español di Madrid, Die Frankfurter Buchmesse, la Fundació Miró di Palma de Mallorca e altre.
Nel 2007 torna in scena in Italia con Indemoniate!, spettacolo di Giuliana Musso e Carlo Tolazzi, regia di Massimo Somaglino, prodotto da Teatro Club Udine e dal Rossetti, Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia. Attualmente è in tournée europea con lo spettacolo Zoè, ultima produzione della Compañía Teatre de la Claca di Barcellona, diretta da Joan Baixas.

Domenica 4 luglio, ore 21.45 - Imola - Rocca Sforzesca

LA SIGNORA CHE GUARDA NEGLI OCCHI

Compagnia M’Arte – Movimenti d’Arte

Di Sabrina Petyx – regia di Giuseppe Cutino – con Maria Cucinotti, Filippo Luna, Sabrina Petyx

Un testo sulle vittime del “pizzo” che, attraverso l’incalzante crescendo di tre storie/testimonianze, racconta il dolore della sopraffazione e la vergogna del sopruso. Dare voce e azione alla trappola sotterranea che pizzo e usura serrano intorno alle loro prede è cercare di rappresentare l’irrappresentabile guardando negli occhi la paura e sfidandola con parole quotidiane e riconoscibili che sanno stare sulla bocca di vittime e carnefici con la stessa efficacia. La signora che guarda negli occhi è un confronto a viso aperto con un tema che fonda la sua esistenza sull’imperativo delle non parole, sul silenzio, sull’omertà. Sulla paura. La paura è una signora che guarda negli occhi e costringe ad abbassare la testa. La vergogna è una signora che negli occhi non si fa guardare.

La Compagnia M’Arte - Movimenti d’Arte
M’Arte – Movimenti d’Arte nasce a Palermo nel marzo 1999.
M’Arte è una compagnia dotata di un corpo ed un’anima in continuo divenire.
Una compagnia che si trasforma, che sa cambiare pelle, che muta, si evolve e si modella nella continua ricerca di limiti piccoli e grandi da poter superare, nella ricerca di forme da indagare e di urgenze da dover esprimere per poter dare alimento ed energia alla curiosità, al gusto del rischio ed alle necessità che convergono all’interno di ogni progetto cui M’Arte si dedica. È fondata sull’incontro di attori, danzatori, registi, scenografi e costumisti.
Coreografia, scrittura e drammaturgia. In un intrecciarsi di differenti peculiarità e competenze di differenti artisti provenienti da differenti percorsi, la compagnia M’arte Movimenti d’Arte costruisce il suo percorso su un gioco di equilibri, di sinergie e di forze che le consentono di affrontare il lavoro con duttilità, rigore e dinamismo, operando all’interno di un continuo laboratorio dentro cui trovare sempre nuove occasioni di confronto e di crescita.

Venerdì 19 giugno, ore 21.30 Rocca Sforzesca di Imola

NEL SEGNO DEI CENTO ATTORI

Omaggio Leo de Berardinis

con Antonio Alveario, Alessandra Arlotti, Elena Bucci, Valentina Capone, Marco Cavicchioli, Sylvie Levesque, Angela Malfitano, Marco Manchisi, Ivano Marescotti, Francesca Mazza, Stefano Randisi, Fabrizia Sacchi, Marco Sgrosso, Paola Vandelli, Enzo Vetrano.

Quindici attori del Teatro di Leo ripropongono frammenti di scene di spettacoli di Leo in cui hanno recitato. Una serata che porta la regia di Leo, dunque, e il senso del montaggio di molti suoi lavori, insieme ai concetti di "Lavorare insieme" e di “attore-autore" che per Leo erano poetica e politica culturale insieme. Le luci di Maurizio Viani ricostruiranno le atmosfere di quegli spettacoli.

Sabato 4 luglio, Cortile di Palazzo Tozzoni, Imola

BASSO NAPOLETANO

variazioni per basso contrabbasso e voce

di e con Marco Sgrossoe con Felice del Gaudio(contrabbasso) Domenico Lo Parco (basso)

AUTOBIOGRAFIE DI IGNOTI

di e con Elena Bucci - al pianoforte Dimitri Sillato

BASSO NAPOLETANO h.21,30
Una jam-session tra le sonorità e le note di una ‘napoletanità’ primitiva, unite da un filo umorale ed emotivo più che narrativo. Dai temi ‘classici’ della drammaturgia partenopea – le imprecazioni, la preghiera, il lamento, il sogno che diventa incubo, le serenate romantiche e l’amore mercificato – a un sofferto risveglio della coscienza, nell’armonia placata di una ‘pace senza morte’.
AUTOBIOGRAFIE DI IGNOTI h.22,30
Siamo in un bar, che sembra attraversare epoche diverse e luoghi lontanissimi tra loro. L’ora è sempre notturna e i personaggi che lo abitano si perdono nelle biografie altrui come nella continua reinvenzione della propria. Si trovano ad allentare i confini usuali che delimitano l’io per lasciare uscire le molte vite di ognuno e per lasciarsi invadere dalle molte vite degli altri.

Venerdì 10 luglio, ore 21.30 – Lungofiume Sasdél – Borgo Tossignano

KING LEAR

studi e variazioni - Narrazione per voci, flauto e chitarra

Spettacolo realizzato in collaborazione con Emilia Romagna Festival 2009
Con Enzo Vetrano e Stefano Randisi , Massimo Mercelli (flauto) Donato D’Antonio (chitarra)

Abbiamo scelto il testo più amato e studiato da Leo come base per il laboratorio di scrittura e i risultati del lavoro guidato e presentato da Beatrice Monroy, faranno da base drammaturgica a questo doppio concerto: studi e variazioni drammaturgiche e musicali per raccontare frammenti di una storia universale ed eterna.

Sabato 11 luglio, Ore 21.30 – Chiesa di Osta – Castel del Rio

DANTE, UN PATACA

Recital di Ivano Marescotti

Dante, un uomo dei nostri giorni, uno spaesato, lunatico romagnolo si trova all’improvviso a ripercorrere l’itinerario del sommo poeta con tutto quel che ne consegue in termini di sorpresa, ironia, tragedia e comicità. Sarà paradossalmente l’italiano di Alighieri ad essere incomprensibile e a necessitare di traduzione nel dialetto romagnolo…

Venerdì 17 luglio, Centro Storico - Fontanelice

CLITENNESTRA E I SUOI GIUDICI

da “Né venerdì né sabato”

Di e con: Angela Malfitano

CASA D’ALTRI

Di e con: Silvio Castiglioni

CLITENNESTRA E I SUOI GIUDICI h.21,30
La mitica regina di Micene, moglie di Agamennone si presenta davanti a un’immaginaria corte di giudizio dopo aver ucciso il marito e l’amante di lui Cassandra. La rilettura di Marguerite Yourcenar della vicenda ci restituisce una donna forte e innamorata con tutte le sue ragioni e i suoi dolori. Una scrittura lucente e lucida per un’anima che scava in se stessa e in chi la sta a guardare.
CASA D’ALTRI h.22,30
In bilico tra cronaca e poesia, logica diurna e sprofondamento onirico, in questo spettacolo la narrazione del racconto-capolavoro di Silvio D’Arzo si trasforma in radiodramma teatrale grazie alla drammaturgia di Andrea Nanni e alla regia di Giovanni Guerrieri. La vicenda vede al centro una anziana donna stanca di vivere, che affida domande pesanti come pietre alla coscienza di un religioso.

Sabato 18 luglio, Parco Manusardi - Casalfiumanese

IL PELLEGRINO

racconto di una notte di mezza estate

Di e con: Gino Paccagnella – da Massimo Bontempelli

UNA CITTA’ PERFETTA

appunti su “Venezia salva” di Simon Weil

Di e con: Francesca Mazza – con Guido Sodo (oud, arpa celtica, electronics)

IL PELLEGRINO h.21,30
“…Quella notte mi sono sentito straniero. Non chiedetemi. Il ricordo può essere un potente trasfiguratore. Voglio dire che quelle immagini, le immagini di quello che mi è successo, si sono come raccolte nella durata di una notte, una notte esatta. Ma cos’è la mia memoria? L’unica verità che conosco è il mistero…”
UNA CITTA’ PERFETTA h.22,30
Gli appunti di questo testo incompiuto narrano d’un episodio storico: la vicenda dei congiurati spagnoli che nel 1618 volevano impadronirsi di Venezia e distruggerla. Lo spettacolo procede per frammenti, per non dare forma chiusa al lavoro, perché dall’impulso venga il gesto compiuto, perché il segno artistico“respiri”. E la musica antica s’intreccia a sonorità elettroniche per restituire l’acquatica e metafisica atmosfera di questa città-metafora.

Venerdì 24 luglio, Chiesa di Giugnola – Castel del Rio

PROCESSO A PULCINELLA

Di e con: Marco Manchisi e Santo Marinos

BANDITEN

racconti inediti scritti per lo spettacolo

Di e con: Marco Cavicchioli - musiche in scena di - musiche in scena di Salvatore Panu

PROCESSO A PULCINELLA h.21,30
Pulcinella, che oltre alla sua più nota ironia ha fama di vero e proprio briccone, viene trascinato in un’inverosimile aula di tribunale, dove risponderà ad accuse come vagabondaggio, accattonaggio, accidia, vanagloria, tradimento, fame atavica e ignoranza. Qui rivive le sue disavventure, facendo impazzire il suo giudice per la sua logorrea astratta, il becero controcanto, il doppio senso escatologico ed osceno, i discorsi alla rovescia, gli equivoci verbali, le parodie e gli sberleffi.
BANDITEN h.22,30
Banditen è dedicato a coloro che hanno lottato e continuano a lottare per la libertà intesa nella sua accezione più ampia e perseguita attraverso ogni forma di lotta: pacifica, militante, armata, ideale, surreale, di opinione, satirica, di linguaggio, ironica, disobbediente. Lotta che si scaglia contro regimi, invasioni, finte democrazie, mafie, colonialismi, divieti...

Sabato 25 luglio, ore 21.30 - Parco Manusardi di Casalfiumanese

COME LE MAREE SOTTO LA LUNA…

Spettacolo con i partecipanti al laboratorio teatrale

Condotto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

Il laboratorio chiede a coloro che andranno in scena di essere sé stessi, di approfondire la ricerca delle proprie emozioni per farle diventare comunicazione, gesto, intonazione, personaggio.
Un percorso attraverso i testi di Shakespeare che diventa un viaggio dentro al teatro e, seguendo l’insegnamento di Leo, immagina e sperimenta relazioni impreviste dagli esiti imprevedibili.

Domenica 26 luglio, Ore 21.30 – Antico lavatoio – Fontanelice

NOVECENTO

Recital di Eugenio Allegri

La lettura di Novecento di Baricco non è solo quella del libro. Oltre a una colonna sonora, su uno schermo scorrono a tratti alcune immagini de “La leggenda del pianista sull'oceano”, la versione cinematografica realizzata da Giuseppe Tornatore, ma soprattutto, nei momenti salienti della performance, emerge il lavoro dell’attore fatto di andamenti musicali della parola, di gesti surreali e di evocazioni magnetiche.

Venerdì 31 luglio, ore 21.30 - Lungofiume spiaggetta - Borgo Tossignano

CONTAMINAZIONI…

Spettacolo con i partecipanti al laboratorio musicale condotto da John de Leo e Franco Ranieri

Musica popolare e musica colta, parola detta e parola cantata, poesia e prosa, armonie e dissonanze: la sintesi di queste polarità è alla base del laboratorio di ricerca musicale di quest’anno. John de Leo, voce storica dei Quintorigo incontra i giovani della Scuola Musicale di Borgo Tossignano da quattro anni impegnati in un percorso di approfondimento del fare musica.